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PRESENTAZIONE PROGETTO

 

Il Servizio Geologico d’Italia (SGI), che fin dalla propria fondazione ha avuto la propria sede nella Capitale, ha sempre mostrato un interesse specifico sulla situazione geologica del territorio della Città Eterna.
La prima raccolta sistematica dei dati relativi ai fenomeni di dissesto nel territorio del Comune di Roma è iniziata negli anni ’90 con il contributo alla pubblicazione del Volume 50 delle Memorie Descrittive della Carta Geologica d’Italia, monografia relativa alla geologia del centro storico di Roma. In tale volume il SGI cura gli articoli relativi a dissesti di versante e presenza di cavità sotterranee all’interno del perimetro delle Mura Aureliane (Amanti et alii, 1995). Negli anni successivi la raccolta dati viene estesa ad un areale più ampio, andando ad interessare l’intero territorio comunale, ivi compreso quello di Fiumicino, che pure era diventato comune autonomo nel 1992. I risultati di questo approfondimento sono contenuti nel capitolo “Le frane nel territorio di Roma” del Volume 80 sempre delle Memorie suddette (Amanti et alii, 2008).
Rispetto alla versione del 2008, oltre ad aver tolto di nuovo il territorio del Comune di Fiumicino, tutte le ubicazioni dei fenomeni sono state sottoposte a revisione critica e pubblicate sul presente sito. Sono state inoltre aggiunte nuove segnalazioni e integrate le descrizioni esistenti. La base dati è stata costruita rivisitando criticamente i dati degli archivi più noti, AVI - Aree Vulnerate Italiane, IFFI – Inventario Fenomeni Franosi in Italia e PAI – Piani di Assetto Idrogeologico, integrandoli con l'analisi di altre fonti, anche di pertinenza territoriale locale. Lo screening dei dati, operato per intersezione combinata delle informazioni relative ad un totale di circa 800 occorrenze, ha prodotto un data set di circa 330 dissesti, suddivisi in tre classi di affidabilità.
Non disponendo in molti casi dell’area, è stato scelto di rappresentare i siti interessati da dissesti storici con uno strato informativo di punti, i quali rappresentano in molti casi una localizzazione convenzionale, spesso coincidente con il centroide dell’area in frana, mentre equivalgono al PIF (IFFI, 2007) solamente dove, ad oggi, è stato possibile verificarlo. Per ciascuno dei siti attualmente presenti nel database è presente una scheda monografica che contiene le informazioni ad esso relative, ivi comprese le descrizioni di eventuali ri-attivazioni, foto da sopralluoghi effettuati o estratte dalle fonti originali. Per una descrizione dei termini utilizzati nel database, in particolare per i campi Fonti, Tipo di movimento, Data evento, Affidabilità, esiste una Legenda.
E’ possibile effettuare la ricerca attraverso una modalità alfa-numerica ed una modalità cartografica. Dal punto di vista alfa-numerico è possibile ricercare i dati per Municipio (nuove suddivisioni 2013 con indicazione dei precedenti Municipi accorpati) e per località. Attraverso il mapviewer posto in alto a dx della pagina è possibile effettuare ulteriori interrogazioni, oltre alla consultazione di alcuni strati cartografici di base.
La banca dati è in continuo aggiornamento da parte di ISPRA – Servizio Geologico d’Italia. La versione qui pubblicata è quella aggiornata e revisionata nel luglio 2014.
Dalla collaborazione tra ISPRA, Ordine dei Geologi del Lazio ed i Dipartimenti “Tutela Ambientale e del Verde – Protezione Civile” e “Programmazione e Attuazione Urbanistica” di Roma Capitale è nato un Gruppo di Lavoro Tecnico a fine 2013, con lo scopo di utilizzare le informazioni attualmente disponibili, integrandole, per contribuire ad una corretta pianificazione territoriale. I risultati preliminari delle attività del GdL saranno visualizzati su questo sito nei prossimi mesi.
Di seguito vengono presentate alcune statistiche di sintesi, prodotte attraverso l’utilizzo di un Sistema Informativo Territoriale, riguardanti la distribuzione dei fenomeni franosi sul territorio interessato dallo studio.

Distribuzione dei siti interessati da fenomeni franosi storici per Municipio.
Ripartizione dei fenomeni franosi secondo il tipo di movimento.
Distribuzione dei fenomeni franosi per le litologie più diffuse e relativo indice di franosità (numero di frane/superficie di affioramento).