Description: La mappa strutturale mostra una classificazione degli assi di anticlinale in funzione del più giovane orizzonte deformato (sulla base del modello geologico 3D), e delle faglie in funzione del più giovane orizzonte sicuramente tagliato. Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa strutturale mostra gli assi di anticlinale. La sigla riportata (attributo young_def) in mappa è quella del più giovane orizzonte deformato (sulla base del modello geologico 3D). L’attributo Name_Fault indica il nome della faglia che genera l’anticlinale (significato dei codici: NA, Northern Apennines; SA, Southern Alps; L1, livello di scollamento Trias, L2, livello di scollamento Eocene-Oligocene).
Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa strutturale mostra il bordo superiore delle faglie trasversali. La sigla riportata (attributo young_disp) in mappa è quella del più giovane orizzonte sicuramente fagliato (sulla base del modello geologico 3D). L’attributo Name_Fault indica il nome della faglia (significato dei codici: TR, trasversale; NA, Northern Apennines; SA, Southern Alps).
Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
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Description: La mappa strutturale mostra il bordo superiore dei thrust. La sigla riportata (attributo young_disp) in mappa è quella del più giovane orizzonte sicuramente fagliato (sulla base del modello geologico 3D). L’attributo Name_Fault indica il nome della faglia (significato dei codici: NA, Northern Apennines; SA, Southern Alps; L1, livello di scollamento Trias, L2, livello di scollamento Eocene-Oligocene).
Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
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Description: La mappa strutturale mostra il bordo superiore delle faglie estensionali. La sigla riportata (attributo young_disp) in mappa è quella del più giovane orizzonte sicuramente fagliato (sulla base del modello geologico 3D). L’attributo Name_Fault indica il nome della faglia (es. Nogara-Syst_Nogara, indica la faglia principale; le faglie sintetiche presentano lo stesso nome della principale seguito da numeri progressivi; antith seguito da numeri progressivi, indica faglie antitetiche alla principale).
Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
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Description: La mappa mostra: la sismicità storica (dal Catalogo CPTI11 di INGV; http://emidius.mi.ingv.it/CPTI11/) rappresentata da quadrati di dimensioni proporzionali alla magnitudo dell'evento; la sismicità strumentale per il periodo 1990-2015 (da Database ISIDe di INGV; http://iside.rm.ingv.it/) rappresentata da cerchi di dimensioni proporzionali alla magnitudo, per magnitudo superiore/uguale a 2.5, e da cerchi di uguale dimensione per magnitudo inferiori; l'orientazione dei vettori dello stress orizzontale massimo (Shmax) ottenuti attraverso l'applicazione web SHINE (http://shine.rm.ingv.it/index.phtml), mediante interpolazione su una griglia con passo 0.1° dei dati tratti dal database del World Stress Map Project (http://dc-app3-14.gfz-potsdam.de/). Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra: la sismicità storica (dal Catalogo CPTI11 di INGV; http://emidius.mi.ingv.it/CPTI11/) rappresentata da quadrati di dimensioni proporzionali alla magnitudo dell'evento; la sismicità strumentale per il periodo 1990-2015 (da Database ISIDe di INGV; http://iside.rm.ingv.it/) rappresentata da cerchi di dimensioni proporzionali alla magnitudo, per magnitudo superiore/uguale a 2.5, e da cerchi di uguale dimensione per magnitudo inferiori; l'orientazione dei vettori dello stress orizzontale massimo (Shmax) ottenuti attraverso l'applicazione web SHINE (http://shine.rm.ingv.it/index.phtml), mediante interpolazione su una griglia con passo 0.1° dei dati tratti dal database del World Stress Map Project (http://dc-app3-14.gfz-potsdam.de/). Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra: la sismicità storica (dal Catalogo CPTI11 di INGV; http://emidius.mi.ingv.it/CPTI11/) rappresentata da quadrati di dimensioni proporzionali alla magnitudo dell'evento; la sismicità strumentale per il periodo 1990-2015 (da Database ISIDe di INGV; http://iside.rm.ingv.it/) rappresentata da cerchi di dimensioni proporzionali alla magnitudo, per magnitudo superiore/uguale a 2.5, e da cerchi di uguale dimensione per magnitudo inferiori; l'orientazione dei vettori dello stress orizzontale massimo (Shmax) ottenuti attraverso l'applicazione web SHINE (http://shine.rm.ingv.it/index.phtml), mediante interpolazione su una griglia con passo 0.1° dei dati tratti dal database del World Stress Map Project (http://dc-app3-14.gfz-potsdam.de/). Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra: la sismicità storica (dal Catalogo CPTI11 di INGV; http://emidius.mi.ingv.it/CPTI11/) rappresentata da quadrati di dimensioni proporzionali alla magnitudo dell'evento; la sismicità strumentale per il periodo 1990-2015 (da Database ISIDe di INGV; http://iside.rm.ingv.it/) rappresentata da cerchi di dimensioni proporzionali alla magnitudo, per magnitudo superiore/uguale a 2.5, e da cerchi di uguale dimensione per magnitudo inferiori; l'orientazione dei vettori dello stress orizzontale massimo (Shmax) ottenuti attraverso l'applicazione web SHINE (http://shine.rm.ingv.it/index.phtml), mediante interpolazione su una griglia con passo 0.1° dei dati tratti dal database del World Stress Map Project (http://dc-app3-14.gfz-potsdam.de/). Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra: la sismicità storica (dal Catalogo CPTI11 di INGV; http://emidius.mi.ingv.it/CPTI11/) rappresentata da quadrati di dimensioni proporzionali alla magnitudo dell'evento; la sismicità strumentale per il periodo 1990-2015 (da Database ISIDe di INGV; http://iside.rm.ingv.it/) rappresentata da cerchi di dimensioni proporzionali alla magnitudo, per magnitudo superiore/uguale a 2.5, e da cerchi di uguale dimensione per magnitudo inferiori; l'orientazione dei vettori dello stress orizzontale massimo (Shmax) ottenuti attraverso l'applicazione web SHINE (http://shine.rm.ingv.it/index.phtml), mediante interpolazione su una griglia con passo 0.1° dei dati tratti dal database del World Stress Map Project (http://dc-app3-14.gfz-potsdam.de/). Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra: in colore arancione, le sorgenti sismogenetiche già esistenti nel database DISS di INGV (http://diss.rm.ingv.it/diss/), in verde le sorgenti sismogenetiche di nuova identificazione o esistenti ma modificate a seguito degli studi effettuati nell'ambito del Progetto GeoMol, che potranno essere incluse in future versione del DISS. Le linee a tratto spesso rappresentano la terminazione più superficiale del piano di faglia. Le linee sottili e spesse rappresentano i thrust e gli assi di anticlinale classificati in base alle evidenze di attività e alla loro associazione con le sorgenti sismogenetiche. Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra: in colore arancione, le sorgenti sismogenetiche già esistenti nel database DISS di INGV (http://diss.rm.ingv.it/diss/), in verde le sorgenti sismogenetiche di nuova identificazione o esistenti ma modificate a seguito degli studi effettuati nell'ambito del Progetto GeoMol, che potranno essere incluse in future versione del DISS. Le linee a tratto spesso rappresentano la terminazione più superficiale del piano di faglia. Le linee sottili e spesse rappresentano i thrust e gli assi di anticlinale classificati in base alle evidenze di attività e alla loro associazione con le sorgenti sismogenetiche. Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra: in colore arancione, le sorgenti sismogenetiche già esistenti nel database DISS di INGV (http://diss.rm.ingv.it/diss/), in verde le sorgenti sismogenetiche di nuova identificazione o esistenti ma modificate a seguito degli studi effettuati nell'ambito del Progetto GeoMol, che potranno essere incluse in future versione del DISS. Le linee a tratto spesso rappresentano la terminazione più superficiale del piano di faglia. Le linee sottili e spesse rappresentano i thrust e gli assi di anticlinale classificati in base alle evidenze di attività e alla loro associazione con le sorgenti sismogenetiche. Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra: in colore arancione, le sorgenti sismogenetiche già esistenti nel database DISS di INGV (http://diss.rm.ingv.it/diss/), in verde le sorgenti sismogenetiche di nuova identificazione o esistenti ma modificate a seguito degli studi effettuati nell'ambito del Progetto GeoMol, che potranno essere incluse in future versione del DISS. Le linee a tratto spesso rappresentano la terminazione più superficiale del piano di faglia. Le linee sottili e spesse rappresentano i thrust e gli assi di anticlinale classificati in base alle evidenze di attività e alla loro associazione con le sorgenti sismogenetiche. Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra: in colore arancione, le sorgenti sismogenetiche già esistenti nel database DISS di INGV (http://diss.rm.ingv.it/diss/), in verde le sorgenti sismogenetiche di nuova identificazione o esistenti ma modificate a seguito degli studi effettuati nell'ambito del Progetto GeoMol, che potranno essere incluse in future versione del DISS. Le linee a tratto spesso rappresentano la terminazione più superficiale del piano di faglia. Le linee sottili e spesse rappresentano i thrust e gli assi di anticlinale classificati in base alle evidenze di attività e alla loro associazione con le sorgenti sismogenetiche. Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra: in colore arancione, le sorgenti sismogenetiche già esistenti nel database DISS di INGV (http://diss.rm.ingv.it/diss/), in verde le sorgenti sismogenetiche di nuova identificazione o esistenti ma modificate a seguito degli studi effettuati nell'ambito del Progetto GeoMol, che potranno essere incluse in future versione del DISS. Le linee a tratto spesso rappresentano la terminazione più superficiale del piano di faglia. Le linee sottili e spesse rappresentano i thrust e gli assi di anticlinale classificati in base alle evidenze di attività e alla loro associazione con le sorgenti sismogenetiche. Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra: in colore arancione, le sorgenti sismogenetiche già esistenti nel database DISS di INGV (http://diss.rm.ingv.it/diss/), in verde le sorgenti sismogenetiche di nuova identificazione o esistenti ma modificate a seguito degli studi effettuati nell'ambito del Progetto GeoMol, che potranno essere incluse in future versione del DISS. Le linee a tratto spesso rappresentano la terminazione più superficiale del piano di faglia. Le linee sottili e spesse rappresentano i thrust e gli assi di anticlinale classificati in base alle evidenze di attività e alla loro associazione con le sorgenti sismogenetiche. Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra la compatibilità dell'orientazione delle faglie distensive meso-cenozoiche con l'attuale campo di stress. Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra la compatibilità dell'orientazione delle faglie distensive meso-cenozoiche con l'attuale campo di stress. Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra in scala di colori le variazioni di gravità effetto delle variazioni laterali di densità; anomalie positive (colori caldi) indicano aree con valori medi di densità maggiori del valore di calcolo, mentre le anomalie negative (colori freddi) si riscontrano in aree a minore densità. Le isolinee hanno equidistanza di 2 mGal. La mappa è stata ottenuta elaborando dati ENI presenti nella banca dati geofisica di ISPRA ed è il risultato di un filtro passa alto della mappa di anomalie di Bouguer calcolato alla densità di 2.6 g/cm3. Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra in scala di colori le variazioni di gravità effetto delle variazioni laterali di densità; anomalie positive (colori caldi) indicano aree con valori medi di densità maggiori del valore di calcolo, mentre le anomalie negative (colori freddi) si riscontrano in aree a minore densità. Le isolinee hanno equidistanza di 2 mGal. La mappa è stata ottenuta elaborando dati ENI presenti nella banca dati geofisica di ISPRA ed è il risultato di un filtro passa alto della mappa di anomalie di Bouguer calcolato alla densità di 2.6 g/cm3. Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.
Description: La mappa mostra in scala di colori le variazioni di gravità effetto delle variazioni laterali di densità; anomalie positive (colori caldi) indicano aree con valori medi di densità maggiori del valore di calcolo, mentre le anomalie negative (colori freddi) si riscontrano in aree a minore densità. Le isolinee hanno equidistanza di 2 mGal. La mappa è stata ottenuta elaborando dati ENI presenti nella banca dati geofisica di ISPRA ed è il risultato di un filtro passa alto della mappa di anomalie di Bouguer calcolato alla densità di 2.6 g/cm3. Per maggiori dettagli fare riferimento al Report del Progetto "GeoMol" ALPINE SPACE PROGRAMME e al Rapporto dell'area pilota Mantova-Brescia.